

Dall’11 settembre 2001 sono trascorsi 22 anni, eppure la tragedia delle Torri Gemelle è rimasta nella memoria di tutti, perché non può essere dimenticata.
Tanto che ogni anno, da più parti, si tende a ripetere la domanda: ricordate dove eravate o cosa stavate facendo quando ci fu l’attentato alle Torri Gemelle di New York?
Nella ricerca delle risposte, va evidenziato che questo tipo di ricordi sono chiamati “flashbulb memories” ed infatti l’emozione provata per un evento riesce a fissare la memoria di cosa facevamo noi in quel momento.
E’ anche vero che il rapporto tra la memoria e le emozioni è davvero molto complesso e spesso gli scienziati si interrogano senza trovare risposte definitive.
“Gli studi sperimentali ci dicono che una forte emozione dà più problemi che vantaggi nell’accuratezza dei ricordi” ama ripetere Antonietta Curci, docente di psicologia generale all’Università di Bari.
Uno degli studi più importanti, ad esempio, ha esaminato come sono cambiati i ricordi sul crollo delle Torri Gemelle a New York progressivamente negli anni e già solo dopo il primo è stato chiaro che non più di due terzi di ciò che le persone ricordavano, corrispondeva a quanto detto inizialmente.
Non sappiamo esattamente perché i ricordi cambino nel tempo. È però possibile che, richiamandoli alla mente, siamo noi stessi a cambiarli un po’ ogni volta, magari inconsapevolmente, anche a seconda del contesto e delle persone a cui li raccontiamo.
Le variazioni entrano allora a far parte del ricordo e si consolidano con esso, modificandolo. Per questo, dopo un certo tempo può capitarci di ricordare un evento in modo anche molto diverso da come è accaduto realmente.
In altre circostanze, invece, la falsificazione dipende da meccanismi diversi. Se, per esempio, si ricevono delle minacce con una pistola, è probabile che l’attenzione si concentri sull’oggetto e che sfuggano i dettagli come, per esempio, i lineamenti del volto di chi impugna l’arma.
Questi vengono poi ricostruiti a posteriori, magari sbagliando.
Nonostante questo, la caratteristica tipica dei ricordi più carichi di emotività è il senso di sicurezza che li accompagna; il fatto che saremmo pronti a giurare che sia andata proprio come pensiamo.
Quindi, visto che la ricorrenza lo impone … ricordate quell’11 settembre di 22 anni fa, alle 14:45 italiane, cosa stavate facendo? Con chi eravate? E cosa avete provato guardando le immagini diffuse dai media?