

Se le community social continuano a postare immagini meravigliose, più di un mese di spettacolari eruzioni dell’Etna hanno riversato cenere e lapilli sulle campagne dove si contano i danni.
Ad essere compromessi, tra l’altro, vivai di piante e fiori, ortaggi così come gli agrumi graffiati dalla potenza della sabbia.
Per Coldiretti di fronte a fenomeni di tale portata è ormai indispensabile in Sicilia l’istituzione di una “comunità etnea” che preveda norme ad hoc per chi è costretto a subire periodicamente i danni della cenere.
Ai danni alle coltivazioni si aggiungono i disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali, in molte zone la terra è stata sommersa da una coltre nera.
Per pulire le strutture e le coltivazioni serve tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera.
Siamo di fronte a dei cambiamenti anche del vulcano – sottolinea Coldiretti – e quindi bisogna avviare un nuovo sistema di interventi che salvaguardi anche gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc.
Fonte: comunicato; Foto: Instagram