

Il 16 novembre 2001, ovvero ben 22 anni fa, usciva nelle sale Harry Potter e la pietra filosofale, il primo capitolo di una delle saghe più amate dal grande pubblico che fa il pieno di spettatori ogni volta che viene trasmessa in tv. L’amore per il maghetto più famoso di tutti i tempi non accenna infatti a diminuire, e per fortuna.
Pare infatti che guardare questi film, ma anche leggere i libri della J. K. Rowling, insegni ai bambini a essere più empatici con chi è diverso, riducendo i pregiudizi. A individuare quella che viene presentata come “La più grande magia di Harry Potter”, è stato uno studio italiano qualche tempo fa. I ricercatori hanno spiegato che i lettori della saga, in cui elfi, lupi mannari, goblin, fantasmi e altre creature fantastiche coesistono, combattono, si scontrano o si legano agli umani, hanno meno pregiudizi nei confronti delle “diversità” rispetto ai coetanei che non sanno nulla sulle magie di Hogwarts.
“Incoraggiare la lettura di questi libri e inserirla nei curriculum scolastici potrebbe non solo influire sul livello letterario degli alunni, ma anche incidere sulle loro attitudini psicosociali” suggerisce uno dei ricercatori.
Inoltre Potter, cosa non meno importante, insegna a “combattere” nel modo giusto le avversità della vita, senza mai arrendersi e trovando sempre una giusta soluzione, non senza sacrifici, ma con ottimi risultati.
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