Pasqua, perché si mangiano le uova?

L’uovo è certamente uno dei simboli della Pasqua, da settimane se ne vedono già ovunque, ma vi siete mai chiesti perché? La tradizione è antichissima.

Come “simbolo della vita che si rinnova”, veniva dato in dono quando il giorno di Pasqua coincideva con i riti di primavera per festeggiare la fecondità. I Persiani, invece, consideravano l’uovo della gallina un segno di buon auspicio. Gli Egizi davano uova dipinte a parenti ed amici a inizio primavera, come augurio di rinascita. Tra i Romani era noto il detto “Omne vivum ex ovo” (tutto “viene” da un uovo).

Veniamo al cristianesimo, dove le uova rappresentano la Resurrezione di Cristo. La leggenda racconta che ritornando dal Santo Sepolcro, Maddalena incontrò Pietro che le disse “crederò alle tue parole (cioè alla Risurrezione di Gesù) solo se le uova che porti nel tuo cestino si coloreranno di rosso“. Le uova cambiarono colore. Per questo, alla fine di ogni messa per la celebrazione della Pasqua, venivano distribuite uova rosse, colore che rappresenta il sangue versato dal figlio di Dio.

Nel Medioevo l’usanza volle che venissero servite a tavola uova sode dipinte a mano. Mentre nel XV secolo si sviluppò la tradizione di servire omelette a colazione, preparate con uova deposte il venerdì Santo.

Non c’è certezza invece sulla nascita dell’uovo al cioccolato come si usa oggi. C’è chi lo fa risalire a Luigi XIV e chi invece pensa che venga dall’America, “casa” del cacao.