

Più emoji usi (correttamente), più piaci. Secondo una ricerca americana chi sa utilizzare le faccine ha decisamente più possibilità di avere appuntamenti romantici. Il perché? Molto semplice, danno personalità alla comunicazione e chi le digita è “più bravo anche a formare connessioni con gli altri“. Ovviamente solo se sono sapientemente usate, non certo se vengono messe a caso.
Questo linguaggio è infatti solo apparentemente banale, in realtà è importantissimo, anche per la capacità di far “capire” popoli di tutto il mondo. Ormai fanno parte della nostra comunicazione, sempre più spesso sostituiscono le parole, attualmente oltre 900 milioni vengono inviate quotidianamente senza testo.
Nate nel diciassettesimo secolo, all’inizio erano semplici caratteri tipografici che, affiancati, formavano un’immagine. Negli anni ’80, grazie all’informatica, subiscono un’accelerazione e nei ’90, grazie ai cellulari giapponesi, evolvono negli emoji. Oggi a occuparsene è l’Unicode, che le sceglie sulla base delle proposte delle singole aziende o di altri soggetti.