Più emoji, più piaci… ma solo se le sai “usare”!

Più emoji usi (correttamente), più piaci. Secondo una ricerca della Kinsey Institute chi sa utilizzare le faccine ha più possibilità di avere appuntamenti romantici. Perché? Semplice, danno personalità alla comunicazione e chi le digita è “più bravo anche a formare connessioni con gli altri. Ovviamente solo se sono sapientemente usate, non certo se vengono messe a caso.

Questo linguaggio è solo apparentemente banale, in realtà è importantissimo, anche per la capacità di far “capire” popoli di tutto il mondo. Ormai fanno parte della nostra comunicazione, sempre più spesso sostituiscono le parole, attualmente oltre 900 milioni vengono inviate quotidianamente senza testo.

Ma se da un lato sanno essere “universali”, dall’altro rappresentano distintamente le varie generazioni. L’agenzia indipendente e internazionale di ricerca Perspectus Global ha scoperto infatti che le emoji cambiano a seconda delle età. Il pollice alzato è usato di più dagli over 30, come il cuore rosso, l’ok con la mano e la faccina che piange. Gli under 30 usano invece molto il fuoco, la melanzana e la faccia con gli occhi a cuoricino. A tutti piace invece la faccina che ride a crepapelle, mentre nessuno ama il teschio, usato davvero pochissimo.