Pedro Almodovar ha vinto il Leone d’Oro per il miglior film “The Room Next Door” (La stanza accanto) alla Mostra del Cinema di Venezia, il suo primo lungometraggio in lingua inglese.
Un film sull’eutanasia con Tilda Swinton che interpreta una donna affetta da un cancro terminale e Julianne Moore nei panni dell’amica che le rimane accanto negli ultimi giorni.
Il regista spagnolo che nel 2019 aveva ottenuto il Leone alla carriera proprio a Venezia, ricevendo il premio ha lanciato un appello affinché “morire con dignità sia un diritto fondamentale”.
“Il film parla fondamentalmente di una donna, Tilda Swinton, che è padrona della sua vita quando è in vita ma da viva è anche padrona della sua morte – ha detto – e credo che questo sia un diritto umano fondamentale. Per questo l’eutanasia deve essere affrontata dal punto di vista umano, non da quello politico, ma è necessario che i governi articolino una legge che permetta questa transizione”.
“È un dibattito che deve accendersi ancora di più e soprattutto io sono convinto che, secondo molte fedi, Dio è l’unico che può toglierti la vita, ma chiedo a tutte le persone credenti che si rispettino le decisioni individuali, è un’altra cosa, una persona prende una decisione e deve essere rispettata”.
Anche l’Italia festeggia in quest’edizione, con il Leone d’argento, Gran Premio della Giuria, a “Vermiglio” di Maura Delpero, la storia di una famiglia durante la Seconda guerra mondiale girato nella Val di Sole.
Leone d’argento per la migliore regia a “The Brutalist” di Brady Corbet. Premio per la migliore sceneggiatura a “I’m still here” (Ainda estou aqui) di Walter Salles sui desaparecidos.
La Coppa Volpi femminile è andata a Nicole Kidman per “Babygirl” ma l’attrice era assente alla cerimonia di premiazione a causa della morte della madre.
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Vincent Lindon per il film “The Quiet Son” (Jouer avec le feu).
Premio speciale della giuria ad “April” della georgiana Dea Kulumbegashvili, mentre il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente va a Paul Kircher nel film “Leurs enfants après eux” (And their children after them).
Per l’Italia un riconoscimento anche nella sezione Orizzonti: con Francesco Gheghi premiato come miglior attore per il film “Familia”.
“Anche le cose più belle finiscono… – si legge sui social de LaBiennale, a rimarcare il valore dell’81esima edizione del Festival – e non possiamo che ripensare a tutti i momenti che hanno reso l’ultimo giorno di Venezia 91 indimenticabile!”