

Ha ballato sulle note di Franco Battiato sulla Montée des marches Nanni Moretti insieme al cast del “Sol dell’avvenire”, il film presentato in concorso a Cannes e osannato dalla critica francese.
“Ritroviamo finalmente Nanni Moretti come lo amiamo noi francesi, con un umorismo acido che funziona ancora benissimo” ha scritto Le Monde, mentre Le Parisien lo ha definito “una dichiarazione d’amore per il cinema” e Libération lo ha trovato “Ludico, quasi leggero nella sua disperazione”.
A sfilare sul red carpet insieme al regista c’erano, fra gli altri, le protagoniste femminili Margherita Buy e Barbora Bobulova.
Sulle pagine social del regista, inoltre, si avvicendano commenti entusiastici degli ammiratori.
“É un film bellissimo, poetico, divertente, a tratti triste – scrive qualcuno – Uno sguardo sulla vita che malgrado tutto é illuminata dal Sol dell’avvenire. Uno di quei film da cui alla fine ti distacchi con fatica e ti alzi dalla poltrona solo perché devi.
Ho ritrovato dei tratti comuni ad altri suoi film: Roma di notte in monopattino, al posto della vespa, la sua immancabile nuotata in piscina, il ricordo della madre in due battute, la sfilata finale con gli attori che ama e protagonisti di tanti altri suoi film.
Un film che riflette sulla violenza, oggi svuotata dall’altrocità della violenza stessa, sull’amore, quello che nasce e non vede barriere e quello che finisce ineluttabilmente, sulla politica degli anni 50 partecipata e piena di ideali e così lontana dall’oggi. Grazie per quest’opera Maestro“.
A contendersi la Palma d’oro ci sono tre film italiani. Oltre a Nanni Moretti con “Il sol dell’avvenire”, “La chimera” di Alice Rohrwacher e “Rapito” di Marco Bellocchio.
In una delle interviste rese in questi giorni “sarebbe stato bello ci fosse anche Matteo Garrone” ha dichiarato Moretti.