

Ci sono post emozionali che colpiscono fin dal primo sguardo. Come la foto pubblicata da Cesare Creminini su Instagram, che nasconde la voglia di teatro, di spettacolo dal vivo, di cultura e bellezza che tanti stanno provando!
Nella lunga didascalia, il cantautore lo spiega benissimo …. E’ bastata una visita al Teatro Comunale di Bologna! “Oggi ho rivisto un palco, i camerini, respirato l’atmosfera degli spettacoli, dopo tanto tempo“.
“Esposti sui muri nelle sale di ingresso ci sono i cartelloni e le locandine che testimoniano il fatto che i teatri più preziosi erano simbolo della vitalità culturale e popolare delle città. Sono convinto che presto torneranno pieni. Loro. I palasport. Gli stadi. Le spiagge. È l’istinto che ci riporta lì“.
Mentre, però, tutto continua ad essere vuoto, Cremonini osserva l’ambiente e ne dettaglia le peculiarità.
“Il teatro comunale di Bologna è unico. Sta per compiere quattro secoli di storia e la sua forma a campana della platea (a guardarla sembra quasi la cassa armonica di un violoncello!) genera un’acustica perfetta e consente di vedere bene da qualsiasi posizione“.
Ed ancora, in un altro passaggio “ho avuto la fortuna di scendere nei sotterranei ad ammirare qualcosa di straordinario e geniale“.
“Non tutti lo sanno ma un altro tesoro del comunale è il suo meccanismo ligneo progettato ai primi dell’Ottocento dai macchinisti dell’epoca, quindi dagli stessi professionisti del settore, che consentiva il sollevamento della platea a livello del palcoscenico, per realizzare veglioni e feste da ballo, come accadeva allora di frequente”
Inevitabile, comunque, che scatti l’amarcord: “ho iniziato ad andarci da piccolo perché mia madre amava portarmi con lei ai concerti di musica classica e alle opere liriche.
“Fin dal primo momento, entrandoci, avevo avvertito il potere del palco – prosegue in un crescendo di pathos – Una attrazione che non prevede l’esistenza di maestri, non di quelli reali se non altro. È un istinto”.
Non si può non diventare malinconici riflettendo su quanto sta accadendo, ma l’istinto continua ad essere più forte!
“Oggi vedere questa meraviglia svuotata a causa della pandemia mi ha colpito molto ma allo stesso ho potuto respirare quell’istinto e mi ha fatto bene. Con un pianoforte al centro pronto per essere suonato da grandi musicisti. Mi è sembrato un paradiso!”
Un paradiso tanto desiderabile da paragonarlo alla stessa realtà! … Il teatro ci protegge
“Sono andato in un centro commerciale …. Era pieno ….. Ho ripensato al vuoto del teatro e a quei loggioni separati, distinti, eleganti anche nel promettere privacy, distanziamento. Sembra nato per proteggerci“