

“Prima di andare via” è un film per ragazzi con protagonisti due giovani attori, come Riccardo Maria Manera e Jenny De Nucci, che tratta un tema molto delicato: il tumore e i differenti modi di reagire di fronte alla malattia.
I due protagonisti del film di Massimo Cappelli si incontrano proprio perché ad entrambi è stato diagnosticato un cancro.
La sorte ha voluto che nel 2022, un anno dopo le riprese del film, a Manera sia stato diagnosticato lo stesso tumore del protagonista del film.
“Non scrivo mai nulla, non sono mai stato in grado di farlo o forse ne ho sempre avuto paura – aveva scritto in un lunghissimo post su Instagram – Ecco, quella paura, come tutte le altre (avevo una paura fottuta degli aghi e delle punture, per esempio), è sparita da un momento all’altro.
Anche perché i pensieri sono ben altri. È un mese che convivo con questa cosa, non molti lo sapevano, ora forse per alleggerirmi un po’ io, lo sto scrivendo qui. Almeno se si sa è perché l’ho detto io. È un mese e passa che son sparito dai social, penso sarà così per un po’ e un motivo c’era, c’è.
Questo post è per me. Perché nel caso avessi momenti di down so dove andare a guardare.
Stamattina mi han fatto una biopsia, chissà che cos’ho. Mi han detto una lesione di tipo tumorale inside my head, ma non si sa ancora di che tipo e gravità. La prassi vuole che io aspetti una ventina di giorni e li aspetterò. Ma a prescindere sticazzi, anzi, sti grandissimi cazzi!
La battaglia è da combattere e si combatte! Il karma, il destino o in qualsiasi modo vogliate chiamarlo è una cosa davvero strana: l’anno scorso ho girato il mio primo film da protagonista su questo argomento. Ho vissuto le stesse cose che sto vivendo ora ma per finta, clamoroso. Ho finito di girare un mese fa una serie con questo nemico dentro. Chissà come ho fatto. Non vi preoccupate, o almeno fatelo il giusto, io non mi arrendo, mai”.
“Nella negatività della cosa – ha poi dichiarato Riccardo – per fortuna avevo già vissuto un annuncio del genere, quindi ero anche paradossalmente un po’ preparato ad affrontare la cosa.
Ti mette davanti a tante domande, a tante realtà, sicuramente, personalmente, credo di essere diventato molto più adulto nel vedere le cose”.
I due personaggi affrontano la malattia e anche l’idea della morte in maniera molto diversa.
“Abbiamo affrontato il tema in una maniera giusta, che poi non c’è una maniera giusta e una maniera sbagliata per trattare il tema e mi ci sono ritrovato per esperienza personale.
Sono contento che finalmente esca – ha aggiunto – perché con questo film si può dar voce a tutta una categoria di una tematica che poco viene trattata, che è molto centrale”.
Intanto la battaglia del protagonista continua, con immutata grinta.
“Primo film da protagonista, e che fai non lo posti un trailer? – ha scritto Riccardo sui social – Son passati due anni da quegli splendidi giorni a Tarquinia. Son successe giusto un paio di cose nel frattempo. Tutto prosegue bene. La mia storia va avanti.
Questa, però, è la storia di Luca, Luca incontra Giulia, il resto ve lo godrete … “
“Io vorrei che le persone, soprattutto i ragazzi più giovani, capissero che è giusto condividere non solo le cose belle della propria vita ma anche degli aspetti che possono essere negativi o difficili da superare”.