Orietta Berti e Rovazzi ancora insieme in “Cabaret”… e ci sono anche i FuckYourClique

Dopo il successo de “La discoteca italiana” (2023), Orietta Berti e Fabio Rovazzi tornano insieme, stavolta supportati dal quartetto rapper FuckYourClique formato da Disa, Kimyo e Pupis.

“Cabaret”, questo il titolo del brano, uscirà il 27 giugno, una data che proprio non va giù ad Orietta che in una intervista al Corriere della Sera ha ammesso, candidamente come solo lei sa fare, “con Fabio siamo in polemica: è andato in vacanza in Thailandia e fino al 27 non possiamo far uscire la canzone perché non è pronto il video.

Abbiamo anche litigato perché come al solito è arrivato in ritardo – ha aggiunto È pure tornato bianco come un lenzuolo, ha detto che l’abbronzatura è andata via per colpa dell’aria condizionata dell’aereo. Solo a lui succedono queste cose”.

Trovate perfette per alimentare la narrazione leggera del progetto, che strategicamente punta ad entrare subito nelle playlist, candidandosi a re dei tormentoni.

In ogni caso, cresce la curiosità per questo insolito incontro tra la voce iconica e intonatissima della Berti, lo stile fresco e ironico di Rovazzi e le atmosfere urban dei FuckYourClique, noti per i testi provocatori.

Di loro, sempre la cantante 82enne – che punta a riprendersi la scena, al pari di quanto avvenne con Mille, che la vedeva insieme a Achille Lauro e Fedez -: “Non li avevo mai sentiti. E infatti mi sono un po’ confusa, li chiamavo FuckYourLike. La prima volta li ho visti in una foto, erano vestiti come dei lord inglesi: carini, ho detto”. Ha comunque confessato di trovare un po’ oscuri i loro testi.

“Cabaret” punta su un ritornello solare, immediato, positivo, all’insegna dell’estate, con strofe che entrano a gamba tesa nella società e le sue contraddizioni.

La vita è un cabaret”, sta proprio a significare la coesistenza nel quotidiano di tragedia e commedia, con citazioni di personaggi contradditori, tipo Lacerenza e Corona, che enfatizzano il contrasto tra morale tradizionale e fenomeni mediatici contemporanei.