Tananai firma il suo primo libro Occhi rossi definito dall’artista stesso come un racconto non lineare, disordinato, come un diario lasciato aperto sul comodino.
Sui suoi canali social lo definisce come un disco raccontato a voce alta che contiene le esperienze affrontate finora: da Sanremo, passando per la piastrella rotta in casa dei nonni; dai video girati in mutande alle feste rubate, fino alle canzoni nate da uno sbaglio.
Un libro che non vuole essere un romanzo né un’autobiografia, ma un racconto sincero e caotico di chi ha smesso di nascondersi e parla a voce alta, con gli occhi rossi… ma felici.
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