Jovanotti ufficializza l’ultimo progetto: nuova musica e nuovo viaggio

L’annuncio social aveva incuriosito i fan, ma l’attesa si è sciolta con un incontro stampa in cui il nuovo progetto ha un corpo ed un nome.

Jovanotti è pronto a salire ed a far salire su “L’arca di Lorè”, un viaggio musicale e simbolico, un disco nuovo e una festa itinerante che nel 2026 lo porterà in tutto il mondo fino a Roma, per la conclusione o presumibilmente un ulteriore inizio.

Il progetto, è stato detto, unisce musica nuova, pedalate, incontri, avventura, gioia, balli, feste ed è pensato come un racconto collettivo.

Nell’arca viaggia anche un disco nuovo: “Niuiorcherubiniin uscita 20 novembre prima in digitale e poi in supporto fisico.

Un album nato in soli sei giorni di jam session a New York, nell’ottobre 2025, registrato in presadiretta su nastro analogico, senza sovraincisioni e senza correzioni.

Un disco libero, urgente, istintivo. Un gesto d’amore verso la spontaneità, verso il suonare insieme, verso quella parte imprevedibile della musica che oggi rischia di perdersi tra algoritmi e produzione digitale.

Per Lorenzo una vera immersione nella sua passione più grande.

L’album, il cui titolo è un omaggio a “Dallamericaruso”, è prodotto da Jovanotti con Federico Nardelli, con la collaborazione del maestro Oscar Hernandez— figura di culto della scena latina newyorkese — per la versione “salsa dura” di “Senza se e senza ma”, incisa al Mozart Studio di Hoboken (New Jersey), l’album è un viaggio sonoro e sentimentale dentro la città madre della musica: New York.

Ogni brano è nato da un incontro, da un’idea lanciata e catturata in tempo reale, in uno studio di Brooklyn dove la parola chiave era “suonare, non pensare”.

Le canzoni sono nate da appunti nel cellulare, frasi appuntate per strada, ritmi improvvisati, linee di basso scoperte in un pomeriggio e diventate brani interi in due take.

È un disco che racconta la ricerca della musica più vera, un ritorno alle origini istintive del ritmo e della parola, un viaggio dentro la metropoli e la mente.

Ogni take era una fotografia emotiva: se funzionava, restava così com’era. È la colonna sonora naturale dell’Arca di Loré: viva, imperfetta, vera, energetica e…in movimento.

Per questo, nel 2026 Lorenzo inventerà nuove rotte e dopo i 600.000 spettatori del PalaJova, farà un giro del mondo, e poi dell’Italia, come un nuovo Cantagiro, ma in bicicletta: una carovana di ruote e canzoni, di ritmo e respiro.

Dall’Australia al Liechtenstein, passando per Congo, Croazia, Germania, Austria, Spagna, Svizzera per approdare in Italia.

Non cercherà le grandi arene, ma gli spazi dove la musica è vera, si genera e si rigenera, dove la regola è l’imprevisto e il gioco è ricominciare ogni volta da capo.

I luoghi sono stati immaginati, progettati a volte inventati per allestire una grande festa, in un evento che unisca la potenza di un concerto all’atmosfera libera di un festival. Una giornata intera di festa. Una vera esperienza di avventura e scoperta per chi parteciperà.

Gli spostamenti tra una tappa e l’altra per Lorenzo saranno in bici.

È il Jovagiro, la versione contemporanea e sostenibile del leggendario Cantagiro degli anni ’60, che portava la musica in ogni piazza d’Italia.

Oggi quell’idea torna, con un ritmo diverso: su due ruote, a energia umana, con la musica come motore e la meraviglia come destinazione.

Un viaggio che strizza l’occhio al cicloturismo, nuova e sempre più amata frontiera del turismo sostenibile e dell’esplorazione lenta. Ogni arrivo sarà una piccola festa nel viaggio più grande, un racconto in movimento che unisce sport, arte e comunità.