Firenze: a Palazzo Strozzi passeggiando “Nel tuo tempo”

Bambini. Tanti. Anche studenti, coppie, visitatori di ogni età e provenienza alla scoperta di “un tempo” che è il proprio, interiore ed esteriore, nonché di quello più grande evocato simbolicamente da archi, finestre, soffitti di Palazzo Strozzi.

Nel tuo tempo, la mostra di Olafur Eliasson in corso a Firenze fino al 22 gennaio 2023, si snoda negli ambienti rinascimentali del palazzo creando un dialogo tra spazio e pubblico e costringendo all’interazione.

Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, fornisce lo stimolo ad oltrepassare i confini oggettivi di uno spazio, per vedere al di là della realtà stessa, cercandone la rappresentazione nella propria percezione.

Perché il rapporto con l’opera d’arte, è capace di generare altra arte.

Così il selfie, inevitabile davanti agli specchi o nella sala del “mondo sottosopras’interfaccia con i giochi d’ombre davanti/dietro la sottile trama intessuta dagli infissi, tanto che siano attraversati dalle luci colorate che mantengano un’unica tonalità.

La cifra espressiva di uno dei più originali e visionari artisti contemporanei, capace di spaziare da installazioni, dipinti, sculture, fotografia e immagini in movimento, ha trovato il giusto contesto negli spazi di Palazzo Strozzi.

Installazioni storiche e nuove produzioni, grazie a luci, schermi, specchi o filtri colorati, impiegano il contenitore come cassa di risonanza del contenuto.

Impareggiabile la meraviglia di grandi e piccoli davanti all’evanescente cortina… di umidità” – più di uno ha commentato – capace di creare un tempo sospeso, spingendo a cercare la luce scomposta nelle goccioline, che non ricalcano i colori dell’iride ma diventano lo stesso arcobaleno.

L’intento dell’autore di creare una nuova consapevolezza dello spazio da parte del pubblico è pienamente raggiunto e ne è testimonianza il senso di “fame” che divora nell’ultima sala.

Sotto le sfaccettature di un simbolico diamante, somma e summa di colori di iconografica memoria, tratti da quelle stesse sale e da un altro tempo, si materializza il desiderio di vedere ancora, di cercare ancora, di andare a spasso nel tempo cercando di immergersi “Nel tuo tempo