Un nastro radiofonico inedito con un’intervista a John Lennon è emerso dopo essere stato ritrovato in una scatola polverosa nello scantinato del DJ Nicky Horne: si tratta di una registrazione completa mai resa pubblica, realizzata circa cinquant’anni fa durante un incontro nell’appartamento newyorkese dell’ex-Beatle.
Nel dialogo, Lennon afferma di essersi accorto di essere oggetto di attenzione da parte delle autorità dell’epoca, descrivendo episodi di pedinamenti e linee telefoniche “anomale” che lo avevano convinto di intercettazioni nei suoi confronti. Queste affermazioni, registrate prima del suo assassinio nell’8 dicembre 1980, tornano ora con forza alla luce.
Secondo il racconto dello stesso Horne – che ha definito il ritrovamento come “polvere d’oro” – la conversazione include osservazioni intime sul clima di tensione attorno a John Lennon, che nel periodo era molto impegnato in attività politiche e considerato una figura scomoda dall’amministrazione Nixon.
Il nuovo materiale conferma e si inserisce in un quadro già noto agli storici: l’FBI aveva effettivamente costituito un dossier su Lennon e su queste vicende esistono studi e libri che ricostruiscono gli attriti tra il musicista e il governo statunitense, fotografando l’attenzione che le autorità riponevano nelle sue attività pubbliche e politiche.
L’intervista contiene inoltre un sorprendente retroscena discografico: John Lennon ammette di aver pensato di cestinare le registrazioni del suo album da solista Walls and Bridges, realizzato durante la separazione da Yoko Ono, perché non era soddisfatto del suono. Fu l’incoraggiamento di amici e collaboratori a convincerlo a pubblicarlo – scelta che si rivelò azzeccata, visto il successo dell’album e della hit Whatever Gets You Thru the Night.
Il ritrovamento delle bobine integrali apre ora la possibilità di nuove letture su quel periodo della vita di Lennon e potrebbe offrire spunti inediti agli studiosi della cultura pop e ai biografi, oltre a suscitare l’interesse dei fan.











