Ignazio Failla

Ne è passato di tempo da quando ho detto la prima parola davanti ad un microfono, ma quella che non passa è la voglia di comunicare che mi porto appresso da sempre.

Quella che avevo nella mia Ribera (AG), a 2 anni, quando cantavo sul bancone del parrucchiere di mamma, quella che coltivavo a 10 quando ho cominciato a fare la radio, nell’emittente del mio paese, quella poi affermatasi quando lavoravo nei villaggi turistici e quella consapevole, ma senza freni, dei miei anni romani, durante i quali ho imparato il dialetto, che esiste pizza con l’impasto basso e che sono fortunato. E ora lo sono ancora di più.

Come sono? Farei prima a raccontare come non sono, ma per tutto ciò, lascio che la radio vi faccia sapere tutto ciò che vi serve, per farmi entrare in casa vostra e prendere un bel caffè insieme (ne prendo tantissimi al giorno).

Potervi svegliare e cercare di mettervi di buon umore sarà la mia missione. E so che mi aiuterete a portarla a termine, ogni fine settimana. Lo farete, vero?

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